Stalin e Putin, per i russi i migliori di sempre

di

Ivan Senin

 

Dal crollo dell'Unione Sovietica sono passati ventisei anni. Molte cose sono cambiate da allora. I paesi di quello che un tempo era il campo socialista si sono adattati al nuovo sistema socio – economico dopo un processo che per molti è risultato lungo e doloroso. Vladimir Putin in un’intervista ha definito il crollo dell’Unione Sovietica “la più grande tragedia geopolitica del ventesimo secolo”. Oggigiorno alcune persone nella Federazione Russa cercano di dimenticare il passato socialista screditando la politica condotta dall'Unione Sovietica, altre invece vorrebbero tornare a vivere in un paese che considerano tuttora la loro patria. Nei primi giorni di luglio 2017 il centro di ricerca della capitale Levada ha condotto un sondaggio i cui risultati hanno sorpreso gli organizzatori stessi. Lo scopo del sondaggio era quello di monitorare gli umori popolari alla vigilia di una nuova campagna elettorale. La domanda posta poteva essere vista come provocatoria, riguardava quale fosse per i cittadini il personaggio storico a loro giudizio più importante. La maggioranza degli intervistati ha messo in cima alla classifica Iosif Stalin che ha raccolto ben il 38% di preferenze, seguito dal presidente Vladimir Putin secondo insieme allo scrittore russo Aleksandr Puškin, entrambi al 34%, quindi Vladimir Lenin (32%) Pietro il Grande (29%), Juri Gagarin (20%), Lev Tolstoj (12%), Georgij Žukov (12%), il grande generale che ha combattuto su tutti i fronti della seconda guerra mondiale e ha condotto la vittoriosa battaglia di Berlino, quindi l’imperatrice Caterina II (11%). Questo elenco inoltre è stato arricchito da alcuni illustri stranieri tra cui Napoleone (9%), Einstein e Newton (7%). Il contributo di Michail Gorbaciov nella politica internazionale è stato apprezzato dal 6% di cittadini intervistati, mentre il suo successore Boris Eltsin è stato completamente ignorato e dimenticato, con molte ragioni. Va anche segnalato che nel 2012 ha già avuto luogo un sondaggio simile, rispetto ad allora Stalin ha perso il 4% di voti, probabilmente perché le vecchie generazioni che hanno condiviso e apprezzato il periodo storico di Stalin purtroppo ci stanno lasciando. Vladimir Putin invece negli ultimi cinque anni ha rafforzato le proprie posizioni recuperando il 12%. I maliziosi hanno cercato di tracciare dei parallelismi tra la figura di Stalin e quella di Putin, sostenendo che anche Putin sia vittima della propria immagine e potrebbe come Stalin cadere nella trappola del culto della personalità. La politica di Stalin può e deve essere criticata, come la politica di qualsiasi personaggio storico, ma anche i meriti vanno riconosciuti. Di certo Stalin non viene ricordato dai russi per le repressioni da lui attuate. La figura di Stalin, per i russi che lo ricordano positivamente, viene associata a una serie di fatti molto importanti come la vittoria nella seconda guerra mondiale, l'industrializzazione, la riforma agraria e  - cosa ancor più importante - la giustizia sociale. I cittadini sovietici si sentivano tutelati dallo stato nei loro diritti sociali quali il lavoro, la pensione, l'istruzione e la sanità per tutti i cittadini. Cose che sembrano oggi scontate, ma che lo sono diventate, in Russia e nel mondo, proprio grazie al socialismo e alla Rivoluzione d’Ottobre.