1979 – 2019

Con la Rivoluzione iraniana l’irruzione dello spirituale nel politico

 

Istruzione per tutte e tutti, il 60% degli universitari sono ragazze, la metà dei primari ospedalieri donne, il 40% dei dirigenti d’azienda altrettanto. Cultura, con la nascita di un cinema didattico, tutti ricordiamo i grandi registi Kiarostami e Makhmalbaf e ancora lavoro, previdenza sociale e salute, tutto questo e molto altro è inscritto nella storia del popolo iraniano che nel ’78 si ribella e nel febbraio del ’79 a mani nude, come racconta nel meraviglioso “Shah-in-Shah” il giornalista polacco Ryszard Kapuścińsk porta alla vittoria una Rivoluzione, quella iraniana, che segna nella storia del Novecento l’irruzione dello spirituale nel politico. Una straordinaria Rivoluzione, capace di liberare energie ed intelligenze, ponendo fine alla terribile dittatura dei Pahlavi. Oggi il popolo iraniano si batte contro gli integralismi, contro il terrorismo e per un mondo multipolare e di pace. È un quarantesimo anniversario della Rivoluzione di cui il popolo può essere orgoglioso, il cammino intrapreso in quei giorni lontani è vivo e presente e guarda al futuro.